Alcune Case History sulle Nostre Applicazioni
Diserbo urbano con tecnologia ad ozono pressurizzato
Non solo il metodo è efficace nella riduzione delle erbe infestanti, ma ha anche un impatto positivo sull’ambiente e sulla salute pubblica. Alla luce di questi risultati, MET Ozone Experts intende estendere l’utilizzo della tecnologia su scala permanente, promuovendola come best practice nelle città italiane ed europee.
La gestione delle erbe infestanti in ambito urbano rappresenta una sfida complessa per le amministrazioni comunali che devono trovare un equilibrio tra efficacia e sostenibilità. Tradizionalmente, il diserbo avviene tramite l’uso di sostanze chimiche che sebbene funzionali, presentano rischi per l’ambiente e la salute pubblica. In risposta a questa problematica, MET Ozone Experts ha avviato un progetto di sperimentazione utilizzando una tecnologia innovativa basata sull’ozono pressurizzato, sviluppata internamente. Questa soluzione si propone di affrontare il problema del diserbo urbano in modo sostenibile ed efficiente, eliminando la necessità di prodotti chimici nocivi.
L’obiettivo principale del progetto era valutare l’efficacia del diserbo mediante ozono iniettato ad alta pressione in contesti urbani. L’intento era non solo quello di debellare le erbe infestanti, ma anche di garantire sicurezza per l’ambiente, la popolazione e gli operatori coinvolti. MET Ozone Experts ha cercato di dimostrare che la tecnologia poteva rappresentare un’alternativa valida ai metodi tradizionali, promuovendo pratiche ecocompatibili e salutari.
La Soluzione Innovativa
Il fulcro della soluzione tecnologica consiste in un sistema che utilizza ozono pressurizzato veicolato tramite acqua per trattare le piante infestanti. L'ozono, noto per le sue proprietà ossidanti, viene iniettato direttamente nei primi strati del terreno, attaccando le radici delle infestanti. L'azione fitotossica della molecola porta alla morte delle piante senza l’uso di diserbanti chimici, eliminando così i rischi associati a residui tossici e contaminazioni. L'acqua ad alta pressione, oltre a fungere da trasportatore dell’ozono, contribuisce a sradicare le piante, migliorando l’efficacia del trattamento.
L’alta pressione permette all'ozono di penetrare in profondità, raggiungendo anche i tessuti più resistenti delle piante infestanti.
L’ecocompatibilità consta nel fatto che l’ozono si decompone rapidamente in ossigeno, eliminando il rischio di residui chimici dannosi.
La tecnologia è versatile perché si dimostra efficace su un'ampia gamma di specie infestanti, anche in zone difficili come marciapiedi e bordi stradali.
Maggiore anche la sicurezza per gli operatori, dal momento che non è necessario l’uso di protezioni chimiche particolari, riducendo i rischi per la salute degli addetti.
Il progetto è stato lanciato a Pistoia nel marzo 2022 e ha coinvolto diverse aree urbane, tra cui parchi, strade e aree pedonali. Un team specializzato ha utilizzato le apparecchiature per eseguire i trattamenti, monitorando costantemente i risultati per valutarne l'efficacia.
Dopo sei mesi di sperimentazione, i risultati sono stati estremamente positivi:
riduzione delle Erbe Infestanti: in molte delle aree trattate, è stata osservata una riduzione delle infestanti fino al 90%.
Assenza di residui chimici: nessuna traccia di residui chimici è stata rilevata, garantendo così un ambiente più sicuro per i cittadini e gli animali domestici.
Accoglienza pubblica: la popolazione ha apprezzato il progetto, sottolineando l’assenza di odori sgradevoli e la maggiore pulizia delle aree pubbliche.
Efficienza operativa: gli operatori hanno riscontrato un risparmio di tempo rispetto ai metodi tradizionali, con un conseguente abbattimento dei costi nel lungo periodo.
L’impiego della tecnologia ad ozono pressurizzato per il diserbo urbano si è dimostrato un successo sotto diversi aspetti. Non solo il metodo è efficace nella riduzione delle erbe infestanti, ma ha anche un impatto positivo sull’ambiente e sulla salute pubblica. Alla luce di questi risultati, MET Ozone Experts intende estendere l’utilizzo della tecnologia su scala permanente, promuovendola come best practice nelle città italiane ed europee.
In futuro, si prevede di espandere la tecnologia ad altre aree urbane e di implementarla in altre città. Questo progetto conferma l’importanza di investire in soluzioni innovative e sostenibili per una gestione urbana efficiente, contribuendo a migliorare la qualità della vita nelle città.
L’ozono rivoluziona il lavaggio in IV Gamma con il Progetto O3 Fresh Cut 360
Con la collaborazione di Met Ozone Experts un passo avanti significativo per il settore della verdura pronta al consumo, nel garantire prodotti sicuri e di alta qualità, promuovendo anche una produzione più sostenibile ed economicamente vantaggiosa.
Il settore della IV Gamma, dedicato alla produzione di insalate fresche pronte al consumo, si trova al centro di sfide cruciali legate alla sicurezza alimentare e alla sostenibilità ambientale. In questo contesto, il progetto O3 Fresh Cut 360 ha introdotto un’innovazione significativa per il lavaggio dei prodotti freschi, garantendo una riduzione della carica microbica, il riciclo delle acque di lavaggio e un impatto ambientale ridotto.
Il Progetto O3 Fresh Cut 360 nasce dalla collaborazione di MET Ozone Experts con la Stazione Sperimentale per l'Industria delle Conserve Alimentari (SSICA), il CFT Group. L’obiettivo principale del progetto è stato quello di ottimizzare il processo di lavaggio delle insalate fresche attraverso l’uso dell'ozono, riducendo l’uso di prodotti chimici convenzionali senza compromettere la qualità del prodotto, migliorando la sostenibilità attraverso il riciclo delle acque e implementando i tempi di conservazione nelle migliori condizioni di salubrità .
Il cuore del progetto è stato l’uso dell’ozono per ridurre la carica batterica e microbica sugli ortaggi senza l’impiego di altri agenti chimici. I test hanno dimostrato che la concentrazione di ozono nell'acqua di lavaggio ha esteso la shelf life del prodotto fino a 15 giorni, mantenendo inalterate le proprietà organolettiche e al quindicesimo giorno la carica batterica , risultava al di sotto del 50% dei valori di sicurezza di legge .
Uno degli aspetti chiave è stato anche il recupero delle acque di lavaggio. L’ozono ha permesso di trattare efficacemente l’acqua, rendendola conforme ai parametri di legge per la potabilità. Questo ha aperto la strada al riutilizzo delle acque nei processi industriali, contribuendo a ridurre il consumo di risorse idriche e abbattendo i costi di gestione.
Il progetto si è concentrato anche sull'eliminazione del biofilm, una sfida critica per le industrie alimentari. I risultati hanno evidenziato che l’ozono, combinato con acido peracetico, è stato particolarmente efficace nel rimuovere il biofilm dalle condotte idriche, superando i metodi tradizionali.
Per quanto riguarda la sicurezza, i test ambientali hanno confermato che l’uso dell’ozono in forma gassosa è stato mantenuto entro i limiti di sicurezza, garantendo condizioni di lavoro sicure per gli operatori.
Nel corso del progetto, i test microbiologici hanno confrontato tre modalità di lavaggio: con solo ozono, con acido peracetico, e con una combinazione dei due. L’ozono da solo si è dimostrato efficace nella riduzione della carica microbica senza lasciare residui, ma i migliori risultati sono stati ottenuti combinandolo con l’acido peracetico. Questo metodo ha assicurato la massima efficacia nella sanificazione degli ortaggi.
Per monitorare e ottimizzare il processo di lavaggio con ozono, è stata utilizzata una macchina innovativa sviluppata da MET Ozone Experts. Questo dispositivo ha permesso di misurare in tempo reale la qualità dell’acqua e dosare con precisione la quantità di ozono necessaria, garantendo l’efficacia del trattamento in ogni fase del processo produttivo.
Grazie ai dati raccolti, il progetto O3 Fresh Cut 360 ha dimostrato che l’integrazione dell’ozono nel lavaggio delle insalate ha permesso di ridurre significativamente l’uso di agenti chimici, migliorando la sostenibilità e l’efficienza operativa. Il riciclo delle acque ha portato a una netta diminuzione del consumo idrico, riducendo i costi e rendendo il sistema produttivo più rispettoso dell’ambiente.
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L'Utilizzo dell'ozono per vini dolci e passiti di qualità
L'applicazione di questo gas rappresenta una svolta significativa nell’appassimento dell’uva e nel processo di produzione, offrendo una soluzione efficace e sostenibile per garantire la massima qualità del prodotto finale.
I vini passiti rappresentano una delle eccellenze della tradizione
vitivinicola italiana, apprezzati in tutto il mondo per la loro complessità aromatica e l’intensità dei sapori. Alla base della produzione di questi vini pregiati c'è un processo fondamentale: l'appassimento dell'uva. Questa tecnica permette di aumentare la concentrazione zuccherina dei grappoli, esaltando le caratteristiche organolettiche del vino. Tuttavia, l'appassimento è una fase delicata, esposta al rischio di infezioni fungine che possono compromettere la qualità del raccolto. Tra queste, la Botrytis cinerea, nota anche come muffa grigia, rappresenta una delle minacce più insidiose.
Recentemente, un'importante innovazione ha migliorato la sicurezza e l'efficacia del processo di appassimento: l'applicazione dell'ozono. MET Ozone Experts ha sperimentato con successo l'uso di questo potente agente ossidante e disinfettante nel settore vitivinicolo. L'ozono si è dimostrato una soluzione efficace per prevenire le infezioni fungine, garantendo un appassimento più sano e sicuro e, di conseguenza, vini di qualità superiore.
L'adozione dell'ozono ha portato numerosi benefici nella produzione di vini passiti. Innanzitutto, ha permesso di migliorare la qualità del vino, assicurando che il processo di appassimento avvenga senza contaminazioni fungine, preservando la purezza e le caratteristiche organolettiche dei grappoli. Questo risultato è stato raggiunto riducendo contemporaneamente l'uso di prodotti chimici. L'ozono, infatti, ha limitato la dipendenza da prodotti chimici, contribuendo a una vinificazione più rispettosa dell'ambiente.
Inoltre, l'ozono si è rivelato prezioso nella conservazione dei grappoli durante l'appassimento, minimizzando le perdite e lo spreco. Grazie alla sua azione disinfettante, i grappoli trattati hanno mantenuto una qualità superiore, riducendo l'incidenza di marciumi e infezioni fungine, migliorando così l'efficienza complessiva della produzione.
Per ottenere questi risultati, MET Ozone Experts ha implementato un sistema avanzato di generazione e distribuzione dell'ozono nelle aree dedicate all'appassimento. Il gas viene diffuso uniformemente grazie a un sistema di ventilazione controllato che garantisce una copertura ottimale senza danneggiare i grappoli. Il tutto è gestito da sensori avanzati che monitorano in tempo reale i livelli di ozono, umidità e temperatura, consentendo regolazioni continue per massimizzare l'efficacia del trattamento, assicurando al contempo la massima sicurezza degli operatori.
Durante l'intero processo, l'ozono è stato mantenuto a una concentrazione, sufficiente a prevenire lo sviluppo di muffe senza alterare le caratteristiche organolettiche dell'uva. Al termine dell'appassimento, i grappoli sono stati sottoposti a rigorose analisi per valutare la presenza di contaminazioni fungine, la concentrazione zuccherina e i parametri organolettici.
I risultati ottenuti sono stati sorprendenti. I grappoli trattati con ozono hanno mostrato una significativa riduzione della presenza di Botrytis cinerea rispetto ai campioni non trattati, confermando l'efficacia del trattamento. Dal punto di vista gusto-olfattivo, i vini prodotti da questi grappoli hanno rivelato una maggiore purezza aromatica e una struttura migliorata, con una concentrazione zuccherina ottimale per la produzione di vini dolci di alta qualità.
L'utilizzo dell'ozono ha inoltre permesso di eliminare l'uso dei prodotti chimici, favorendo un processo di vinificazione più sostenibile ed ecologico. Questo approccio innovativo non solo ha prolungato la conservazione dei grappoli, ma ha anche ridotto le perdite dovute a marciumi e infezioni fungine, migliorando l'efficienza complessiva della produzione.
Il migliore alleato nella conservazione del kiwi
I recenti test condotti da MET Ozone Experts hanno confermato che l'ozono è una risorsa preziosa per prolungare la shelf life dei kiwi e preservarne la freschezza. L’azienda ha così dimostrato l'efficacia dell'ozono nel mantenere i frutti freschi più a lungo e nel prevenirne la degradazione naturale.
L'ozono si è dimostrato un alleato prezioso nella conservazione dei kiwi. Le sue capacità di ritardare la maturazione, le proprietà antiossidanti, la riduzione dell'etilene e le influenze sulle proteine legate alla maturazione contribuiscono tutte a mantenere i kiwi freschi e gustosi per un periodo più lungo. Questo non solo migliora la qualità del frutto per i consumatori, ma supporta anche l'efficienza della catena di approvvigionamento, riducendo le perdite e migliorando la sostenibilità complessiva del processo di conservazione della frutta. MET Ozone Experts continua a essere in prima linea in questa innovazione, offrendo soluzioni avanzate per la conservazione dei prodotti freschi.
Una delle principali proprietà dell'ozono è la sua capacità di ritardare il processo di maturazione dei kiwi. L'applicazione di ozono dopo la raccolta, come effettuata da MET Ozone Experts, ha mostrato risultati eccellenti nel mantenere la freschezza dei kiwi, prolungandone la shelf life e prevenendo la degradazione naturale che normalmente accorcerebbe la loro durata di conservazione. Questo ritardo nella maturazione è cruciale per garantire che i kiwi possano essere trasportati e immagazzinati senza perdere la loro qualità.
L'ozono possiede proprietà antiossidanti che giocano un ruolo fondamentale nella protezione dei kiwi dalla naturale degradazione. Queste proprietà rallentano l'ossidazione dei composti presenti nel frutto, un processo che può compromettere la freschezza e il gusto del kiwi. Grazie all'ozono, i kiwi mantengono una qualità superiore per un periodo più lungo, risultando più freschi e appetitosi per i consumatori alla loro ricerca nei mercati e nelle aree ortofrutta della GDO.
Un altro importante vantaggio dell'ozono è la sua capacità di bloccare la produzione di etilene nei kiwi. L'etilene è un gas naturale che accelera la maturazione e la degradazione dei frutti. Riducendo la presenza di etilene, l'ozono aiuta quindi a prolungare significativamente la conservazione dei kiwi. Questo è particolarmente utile nei processi di stoccaggio e trasporto, dove il controllo della maturazione è essenziale per garantire che i frutti arrivino ai mercati in condizioni ottimali.
Studi proteomici hanno rivelato interessanti dettagli sui meccanismi attraverso i quali l'ozono influenza i kiwi. In particolare, sono state identificate proteine coinvolte nell'effetto dell'ozono durante la maturazione. Queste proteine sono principalmente legate all'energia, al metabolismo proteico, alla difesa e alla struttura cellulare. La comprensione di queste interazioni molecolari offre nuove prospettive per migliorare ulteriormente le tecniche di conservazione dei kiwi tramite l'uso dell'ozono.
L'ozono come utile deterrente contro la Botrytis nel kiwi
Nel settore della coltivazione del kiwi, la Botrytis cinerea, comunemente nota come botrite o muffa grigia, rappresenta una delle malattie più temute dai frutticoltori. Questo patogeno può causare gravi danni ai fiori e ai frutti, compromettendo significativamente la produzione. Recenti studi effettuati da MET Ozone Experts hanno dimostrato che l’ozono può essere utilizzato efficacemente per prevenire la botrite.
Il kiwi è particolarmente sensibile alla botrite, soprattutto durante la fase di fioritura. Le condizioni climatiche giocano un ruolo cruciale nello sviluppo di questa malattia: la botrite prolifera infatti a temperature comprese tra i 16 e i 25°C, soprattutto in presenza di piogge ripetute ed elevata umidità. Questa combinazione di fattori rende il kiwi vulnerabile agli attacchi del patogeno, con conseguenti perdite significative per i produttori.
Per prevenire la botrite, è essenziale adottare buone pratiche agronomiche. Tra queste, il mantenimento dell’equilibrio vegeto-produttivo. Una corretta potatura, infatti, è fondamentale per garantire un buon equilibrio tra la vegetazione e la produzione di frutti. Evitare eccessi di concimazioni azotate è altrettanto importante, poiché questi possono favorire la crescita eccessiva delle piante, aumentando l’umidità e il rischio di botrite. Anche gli impianti di actinidia (kiwi) devono essere gestiti per ridurre i ristagni di umidità. Questo include la progettazione di sistemi di drenaggio efficaci e la scelta di sesti di impianto che favoriscano una buona circolazione dell’aria.
Nonostante le buone pratiche agronomiche, in molti casi è necessario ricorrere a trattamenti specifici con fungicidi antibotritici per tenere sotto controllo la malattia. Tuttavia, l’uso intensivo di fungicidi comporta rischi ambientali e può portare allo sviluppo di resistenze nel patogeno. È qui che entra in gioco l’esperienza di MET Ozone Experts che da recenti applicazioni ha dimostrato che l’ozono è un valido alleato nella lotta contro la botrite del kiwi. Questo gas naturale ha proprietà antimicrobiche e può essere utilizzato per ridurre la presenza di patogeni nell’aria e sulle superfici delle piante. Non solo, poiché l’ozono agisce distruggendo le spore fungine presenti nell’ambiente, riducendo così il rischio di infezione. Inoltre, essendo un gas naturale, l’ozono non lascia residui chimici dannosi, rendendolo una soluzione ecologica rispetto ai fungicidi tradizionali. Infine, l’uso regolare di ozono durante le fasi critiche di sviluppo del kiwi può mantenere bassa la pressione dei patogeni, prevenendo l’insorgenza della malattia.
L’ozono, insieme a buone pratiche agronomiche, rappresenta dunque una strategia fondamentale per prevenire la botrite del kiwi. Questa combinazione non solo aiuta a proteggere i raccolti, ma garantisce anche una produzione sana e di qualità, riducendo al contempo l’impatto ambientale. Adottare queste misure può fare la differenza tra una stagione di successo e una compromessa dalla botrite.
Con l'ozono l'innovazione nella riduzione delle esalazioni odorigene industriali
MET Ozone Experts rappresenta un punto di svolta nella gestione delle esalazioni odorigene negli ambienti industriali. L'uso dell'ozono, combinato con tecnologie avanzate di nebulizzazione, offre una soluzione ecologica, efficiente e versatile per garantire un ambiente di lavoro salubre e conforme alle normative.
Le esalazioni odorigene negli ambienti industriali sono un problema diffuso che può causare disagio ai lavoratori e avere impatti negativi sulla salute pubblica. Tradizionalmente, diverse tecnologie sono state utilizzate per ridurre questi odori. Tra queste, gli impianti di aspirazione con filtri a carboni attivi, dimensionati in base alla velocità di attraversamento e al tempo di contatto che catturano le molecole odorigene, riducendo efficacemente gli odori nell’aria. Oppure gli ossidatori termici, dispositivi che bruciano gli odori a temperature elevate, distruggendo le molecole odorigene, eliminando gli odori alla fonte. Gli scrubber invece utilizzano acqua per rimuovere gli odori dall’aria, con le molecole odorigene che si legano all’acqua per poi essere rimosse.
Sebbene queste soluzioni siano efficaci, presentano alcune limitazioni, come costi elevati e manutenzione complessa. È qui che l'innovazione di MET Ozone Experts si distingue, offrendo una soluzione avanzata per l'eliminazione degli odori mediante l'uso dell'ozono. Combinando l’ozono con la tecnologia di nebulizzazione ad alta pressione, MET Ozone Experts ottimizza l’eliminazione degli odori negli ambienti industriali, garantendo un ambiente di lavoro più salubre e conforme alle normative.
L’ozono (O₃) è un potente ossidante che può essere utilizzato per eliminare efficacemente gli odori negli ambienti industriali. Reagisce infatti con le molecole odorigene, ossidandole e trasformandole in composti inoffensivi. Questo processo chimico distrugge gli odori alla fonte, garantendo un’aria più pulita. Per la sia applicazione ci si avvale di sistemi di generazione di ozono che producono ozono in loco e lo diffondono negli ambienti industriali, assicurando un trattamento continuo e capillare. L’ozono può essere iniettato nei sistemi di ventilazione per trattare l’aria e rimuovere gli odori in modo efficace, o essere utilizzato per trattare le acque reflue industriali, riducendo gli odori derivanti dai processi di lavorazione.
L’ozono risulta quindi una soluzione ecologica, decomponendosi naturalmente in ossigeno, senza lasciare residui chimici dannosi, rendendolo una soluzione verde e sostenibile. E’ efficiente, agendo rapidamente, riducendo di fatto gli odori in modo immediato. E’ inoltre molto versatile, perché può essere utilizzato in vari settori industriali, come discariche, macelli e impianti di trattamento delle acque, offrendo una soluzione versatile e adattabile.